Un caso clinico di rabbia! Loredana Tromboni Psicologa Monza
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Un caso clinico di rabbia

caso clinico di rabbia monza

Un caso clinico di rabbia

UN CASO CLINICO DI RABBIA

 

Caso clinico di rabbia: Gigi ha quarantanni. Arriva spinto dalla  moglie che non ne può più delle sue crisi d’ira che stanno provocando la fuga di tutti gli amici e teme ripercussioni negative sui figli.

Gigi inizialmente si difende minimizzando.

 

Odio tutte le ingiustizie! – dice – Ho perso il posto di lavoro per difendere un collega che poi non mi ha nemmeno ringraziato…

Tralascia di raccontare che ha letteralmente  scagliato una sedia contro il suo capo. 

 

Caso clinico di rabbia: oltre le spiegazioni razionali

 

Solo in un secondo tempo riusciamo ad andare al di là delle spiegazioni razionali. Scandagliando la sua infanzia troviamo episodi simili dall’età di quattro anni (aggressività e comportamenti precoci di dominio su compagni e maestre).

 

Elaborando uno di questi emerge l’episodio primario che ha scatenato quelli successivi e di cui fino a quel momento Gigi non aveva ricordo. L’immagine della mamma che piange disperata raccontando le reiterate angherie e le vessazioni subite da parte del suo datore di lavoro. Il padre accasciato che ascolta dolente e passivo.

 

Sente che solo lui  può e deve difendere la mamma ma non ne ha le capacità (ha solo tre anni…). Si trova sommerso da un profondo senso di  ingiustizia, rabbia e vergogna per la sua impotenza. Nessun adulto si accorge che lui è lì che ascolta ed incamera tutta l’angoscia della mamma e quindi le sue emozioni rabbiose non possono trovare   rassicurazione e  contenimento, ma soprattutto  non possono essere trasformate in parole.  E’ la nascita di un caso clinico di rabbia.

Caso clinico di rabbia: la svolta in terapia

 

L’elaborazione di questo  episodio ha rappresentato la chiave di volta della psicoterapia. Il paziente ha riconosciuto  nelle sue escalation rabbiose del presente    il grido di  ribellione di quel  bambino di tre anni.   Questo  gli ha permesso accedere ad un’altra fase della psicoterapia. Alla fine del percorso Gigi – il nostro caso clinico di rabbia-   ha  riequilibrato il  suo mondo emotivo attraverso la capacità di modulare le emozioni.  Ha affinato la padronanza di sè, imparando  ad esprimere  la rabbia  con  modi ed intensità adeguati alle circostanze. Questo gli consente  di vivere relazioni più serene in famiglia, sul lavoro e nella vita sociale.